Questo spazio lo riempio come un Tempio di riflessioni per farne un esempio di ontologiche distinzioni.
Le RIFLESSIONI non sono qui un processo inconsapevole di percezioni personali vittime del vento della vita che invoca gli autoconvincimenti della nostra sopravvivenza ed autoconservazione, e neppure i vanesi girotondi dell’arte intellettuale, ma sono il RIFLESSO puro di un modo di vivere che è parallelo, speculare ed in perfetta simbiosi al modo di concepire la fenomenologia della vita.
 
EN(TRANCE) è il mio vorticoso ed incantato esercizio di accesso all’Esistenza, con l'annesso tentativo di svincolarmi cosciente anche da questo corpo! Così, per far parlare anche quelli che non ho mai conosciuto, o potuto incontrare: gli sconosciuti, quelli di cui non ho mai saputo o si è saputo troppo poco.
Scelgo l’aforisma come forma descrittiva più efficace ed esteticamente corretta, non per il suo carattere o sentore “sentenzioso” ma perché la sintesi (quando e dove possibile) rappresenta davvero un valore aggiunto, anzi esclusivo...non solo nell’arte comunicativa. Aforismi o racconti, qui si rincorrono, anche tra le citazioni di altri Abitanti di un Tempo e di uno Spazio onorato.
 
EX(IT) è il mio esercizio di uscita dai miei abissi esistenziali per affacciarmi alla Vita del Mondo conosciuto e vissuto con le variabili infinite che le radici, i legami e le relazioni sociali innescano per costruire questa vita, una seconda esistenza sull’Esistenza! L'Humus dell'ambiente che respiro.
Osservazioni si dimenano e ballano crude e crudeli, sarcastiche e goliardiche, sconvolgenti, provocanti e luccicanti sul palco folle e affollato che abbiamo costruito.
 
THE (AUTO)INTERVIEW è un modo divertente di guardarmi dalla poltrona in cui tu sei seduto, e compiacermene!