Il guru degli OZRIC TENTACLES debutta solista e si fa apprezzare per il suo talento chitarristico, probabilmente sottovalutato all’interno della band più concentrata all’impianto Space-Rock costruito principalmente dagli intrecci dei Synth. L’open track “Glass staircase” richiama inizialmente i Tangerine Dream ma pian piano Ed sciorina note e riff sulla chitarra elettrica senza però far decollare un pezzo compositivamente arido. “Travel dust” invece ha un sapore fusion interessante, più sapiente ed originale l’uso delle tastiere ed anche l’apparato percussivo risulta più brillante. “Oddplonk” è la più Ozric del disco con superlativi ricami chitarristici. L’intro subacqueo di “Shim” inganna quando Wynne impenna le sonorità in ambienti quasi jazzistici, sicuramente il pezzo più ispirato e coeso. Il finale è affidato a “Wherble”, la chitarra scompare quasi completamente per dar sfoggio alle sonorità tipiche dei Tentacles, intrecci tastieristici che però poco entusiasmano o sorprendono. Apprezzabile il tentativo di ED nel non ripetere un nuovo OZRIC TENTACLES, emerge il suo patrimonio chitarristico ma poco convincente nel risultato finale.
Best tracks: “Travel dust”, “Shim”. 7/10